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8 febbraio 2019: ottava udienza del processo

Hanno testimoniato due senatori dello stato ucraino; entrambi si erano presentati alla procura di Pavia come testimoni volontari e massimi esperti della vicenda in seguito all’arresto di Vitaly Markiv nell’agosto 2017. Le loro testimonianze sono state raccolte e registrate dal Reparto Operazioni Speciali di Milano: i due senatori hanno restituito due versioni dei fatti ed discordanti tra loro.
Ieri le loro versioni sono state nuovamente esaminate al cospetto della corte.
Entrambi i colloqui sono stati oltremodo spiacevoli per la chiara sensazione di reticenza, annacquamento della verità e sostanziale volontà di non raccontare la verità alla corte da parte dei testimoni. Vi sono stati frequenti problemi di traduzione.Bogdan Matkivskyi
presente nel maggio 2014 sulla collina di Karachun da cui provenne l’attacco che uccise Andy ed Andrey; fu comandante del plotone 2 della compagnia di stanza a Slaviansk (non il medesimo cui apparteneva Markiv);

  1. Reticente circa la presenza di documenti scritti attestanti la presenza di Markiv sul luogo (documentata dal video selfie rinvenuto nel materiale sequestrato): accenna alla presenza di alcun grafico/tabella con gli ordini, i turni e le posizioni di ciascun militare.
  2. Conferma che ciascun militare non si muoveva dalla posizione assegnata;
  3. Evidenzia la differenza di ruoli tra la Guardia Nazionale Ucraina e l’Esercito: il primo è un corpo militare di riserva dipendente dal ministero degli interni, venne sciolto nel 2000 e poi rifondato nel marzo 2014; fanno parte della GNU anche i controversi Battaglioni Azov e Donbass, costituiti soprattutto da volontari ucraini ed europei (anche italiani). L’imputato faceva parte della GNU. Il secondo è l’esercito regolare, dipendente dal ministero della difesa e comandato dal generale Zabrowski.
  4. Il senatore ha inoltre confermato la presenza di mortai nelle fila dell’esercito.
  5. Viene sottoposto al teste e alla giuria uno schizzo tracciato dal senatore medesimo rappresentante la cima della collina di Karachun e le posizioni dell’equipaggiamento militare e dell’imputato; lo schizzo viene confermato e confrontato con il suddetto video selfie e con dichiarazioni differenti rilasciate durante i colloqui di agosto.
  6. Riconosce quasi tutti i nomi di altri militari elencati dal Procuratore Zanoncelli.
  7. Benché si trovasse sulla collina il 24 Maggio 2014, il senatore afferma di aver saputo solo a metà giugno o forse a luglio dell’uccisione di Andy ed Andrey.

Andrii Antonyschak
Comandante nei ranghi della Guardia Nazionale (di cui ha indossato la folcloristica divisa carica di pendagli) ed infine senatore dello stato.

  1. Venne a conoscenza dei fatti almeno un mese dopo l’attacco. Non era mai stato sulla collina di Karachun prima metà giugno.
  2. Eventuali ordini scritti ai militari non pervenuti.
  3. Reticente circa la competenza territoriale della Guardia Nazionale;
  4. La GNU non aveva mortai;
  5. Posizione di Markiv: avrebbe potuto vedere la zona dell’attacco se avesse girato la testa di alcuni gradi. Ma il senatore specifica che non era compito dei soldati girarsi…?
  6. Riconosce alcuni nomi degli altri militari elencati dal procuratore.

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