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Un nuovo anno

Il 27 settembre è il compleanno di Andy – che compirebbe 36 anni – e ci piace, ricordardandolo, fermarci un attimo e ricordare ciò che abbiamo fatto finora, nonchè ricordare – nell’altro significato del termine – le attività che sono in preparazione per l’autunno 2019.

Innanzitutto, il processo. Come sapete, si è concluso il primo grado di giudizio con la condanna a 24 anni a Vitaly Markiv e l’attestazione della responsabilità da parte dello stato ucraino. Ha sicuramente destato un certo scalpore il fatto che la sentenza abbia previsto 7 anni in piú rispetto a quanto chiesto dal pubblico ministero. Poichè, come abbiamo sempre detto, questa non è una questione privata, ma riguarda piú in generale il diritto di fare informazione, ci interessano moltissimo le motivazioni della sentenza, che dovranno uscire a breve, e che speriamo saranno, da questo punto di vista, piú importanti della sentenza stessa. Ci impegnamo quindi, appena saranno uscite, a farvene un resoconto o a pubblicarle integralmente.

Nei mesi passati ci siamo impegnati a sensibilizzare la società (non solo pavese) sul processo per attestare la responsabilità dell’uccisione di Andy, organizzando incontri pubblici e portando nell’aula di giustizia persone che forse neanche conoscevano l’accaduto, o ne avevano sentito parlare superficialmente. Attraverso il progetto “Da barriere a ponti”, in collaborazione con l’Istituto Artistico A. Volta di Pavia, il lavoro di Andy è stato fatto conoscere ai più giovani che poi lo ha portato nel centro città, dove spiccano i jersey dipinti dagli stessi studenti del liceo. Ci stiamo attivando per organizzare, assieme all’Istituto, una visita guidata assieme agli autori dei disegni: spiegheranno il loro lavoro, il significato che volevano dare alle immagini che hanno creato, il rapporto delle loro opere con le foto di Andy.

Altro progetto in cantiere (da parecchi anni) è la pubblicazione di un libro che raccoglie le favole della tradizione senegalese raccolte (registrate, tradotte e trascritte) nel villaggio di Dabia da Andy e altri amici che sono stati lì a più riprese nel corso degli anni: i viaggi in Senegal e soprattutto nel villaggio di Dabia sono stati significativi per la “vocazione fotografica” di Andy. La pubblicazione del materiale raccolto in Senegal sarebbe la (tardiva) realizzazione di un vecchio progetto nel quale Andy era coinvolto in prima persona e a cui era molto legato.

Questi sono solo alcuni dei progetti che ci frullano in testa, siamo aperti a conoscere e valutare eventuali suggerimenti e proposte.

Infine, la cosa più importante: le Volpi Scapigliate ora sono una associazione a tutti gli effetti… a breve (per chi è interessato) daremo informazioni su come associarsi.
Per noi questo è l’inizio di un nuovo anno, portando avanti i progetti e i valori che ci hanno spinto a creare una associazione: difendere e promuovere la libertà di informazione e far conoscere il lavoro di andy.

Volpi Scapigliate

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